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2 motivi per cui non tutti i sogni si realizzano.

I sogni non sono fatti per stare nel cassetto.

Tutti noi fin da bambini, forse soprattutto da bambini, abbiamo un sogno.
Il famoso sogno nel nel cassetto. Abbiamo parlato anche in questo articolo di come realizzare i propri sogni.

Se torniamo indietro con la mente, riusciamo anche a ricordarlo. Io sognavo di giocare in serie A, volevo diventare il nuovo Maldini, volevo essere elegante come Maldini, insuperabile ed elegante come Maldini; anzi no volevo essere Stam, tosto come Jaap Stam, il difensore più tosto mai esistito sulla faccia della terra. E non solo Maldini e Stam, non solo volevo giocare in serie A, ma io da piccolo ricordo benissimo che volevo anche diventare un ingegnere. Non sapevo cosa fosse o cosa facesse un ingegnere, ma io quand’ero piccolo sognavo di diventare un ingegnere, il più grande ingegnere del mondo.

Così, era il mio sogno e coi sogni non si scherza.

Probabilmente ora ti sarà venuto in mente qual era il tuo di sogno da bambino e riesumandolo, magari ti sarai reso conto che quel o quei sogni non si sono mai realizzati.

realizzare un sogno. piedi su asfalto con scritta dream until ius your reality

Cosa c’é dietro un sogno non realizzato.

Eh sì, la vita, la famiglia, le scelte sbagliate, le responsabilità ecc.
Io personalmente sto ancora aspettando di esordire in serie A e di essere nominato ingegnere più bravo del mondo, ma visto che al momento la mia condizione fisica non mi permette di tirare calci al pallone e neanche di correrci dietro (ma questo è un altro discorso e realizzare i propri sogni non ha limiti) e che le mie competenze matematico-ingegneristiche da anni si sono fermate alle equazioni di secondo grado, difficilmente entrambi i sogni si realizzeranno mai.

Eppure erano quelli i miei sogni, come mai non si sono realizzati?

Da un certo momento in poi ho smesso di inseguirli e i miei sogni hanno smesso di essere i miei sogni e sono diventati dei ricordi.
Perché? Per quale motivo?

Certo non avevo i piedi raffinati come Leo Messi ma neanche Gattuso li aveva!

I sogni non si realizzano da soli.

Perché è così difficile realizzare i propri sogni?

Principalmente per due motivi.

Primo, perché banalmente i sogni non si realizzano da soli.

È bello sognare in grande, immaginare il risultato finale, l’apoteosi del successo.

Bello sì, ma ci si dimentica del processo per arrivarci, del duro lavoro e dei sacrifici da compiere.

Ci si dimentica che per arrivare alla cima c’è una lunga scalata da compiere e anzi, che il sogno è più nella scalata che nella vetta, è più nel processo che nel risultato.

Ogni sogno, piccolo o grande che sia, richiede impegno e dedizione. Ci chiede, ci impone di assumercene la responsabilità.

Come diceva A. Schopenhauer, (non il più ottimista dei filosofi): “Si può avere ciò che si vuole, ma non si può volere ciò che si vuole”.
Siamo continuamente influenzati nel bene e nel male, in buona e in cattiva fede, dall’esterno.
Nel contesto sociale che viviamo, ovunque ci giriamo, c’è qualcosa o qualcuno che tende a influenzarci. È inevitabile.
E allora capita di inseguire sogni che non sono nostri, il lavoro dei sogni, la macchina dei sogni, la donna\l’uomo dei sogni e quando ce ne accorgiamo, se ce ne accorgiamo, li abbandoniamo.

Nelle scuole bisognerebbe insegnare ai ragazzi come realizzare un sogno

Come scavare dentro sé stessi e scovare il proprio intimo e autentico sogno, perché è lì che si nasconde, dentro noi.

Insegnare come si costruisce, come si inventa il proprio sogno, perché sì, il proprio sogno va scovato.
Lo si scova seguendo indizi, delle tracce che sono dentro di noi.
E i migliori indizi per arrivare a inventare il nostro sogno sono le emozioni.

Prenditi del tempo per te, carta e penna, e rispondi a queste semplici ma potenti domande:

Cosa mi fa emozionare?

Di cosa sono appassionato?

Cosa mi fa perdere il senso del tempo?

Ognuno ha la propria risposta e dietro ogni risposta, profonda, intima, sentita c’è la traccia del nostro sogno.

Per realizzare i propri sogni è importante quindi saper entrare in contatto con sé stessi, con le proprie emozioni, con i propri

pensieri e imparare a farlo. Scandagliare sé stessi come un palombaro nelle profondità marine.

Porsi domande, all’apparenza banali, come:

Cosa mi fa stare bene?

Per cosa mi emoziono maggiormente?

Cosa mi piace?

E proprio a partire dalle risposte diventa possibile l’invenzione del nostro sogno.

Amo danzare? Mi piace scrivere? Mi fa star bene prendermi cura degli altri? Bene, benissimo è da qui che bisogna partire.

Ora per un attimo guardiamo avanti.

Qual è mio futuro desiderato? Entro quando vorrei realizzare un sogno?

Definire un orizzonte temporale di riferimento è necessario, indispensabile, per non dare al nostro sogno un carattere di vaghezza e approssimazione, per non essere un sogno campato per aria.

Per evitare questo, il nostro sogno dovrà avere 5 caratteristiche principali per potersi dire autenticamente nostro e realizzabile.
Ricorda questo acronimo S.M.A.R.T.:
Specific (specifico);
Mesaurable (misurabile);
Achievable (ottenibile);
Realistic (realistico);
Time related (tempistiche ben definibili).

Trasformare un sogno in un obiettivo di lungo termine.

Abbiamo compiuto un primo strepitoso e fondamentale passo.

Una volta che abbiamo creato il nostro sogno, che lo abbiamo inventato, studiato nel dettaglio, il nostro sogno va “dimenticato”! Esatto, dimenticato.

Mi spiego meglio.

Il sogno va sempre, e dico sempre, portato nel cuore come un’ombra premurosa e amorevole, ma in qualche modo va “messo da parte” perché dal sogno, dall’obiettivo di lungo, lunghissimo termine bisogna passare all’azione di breve di brevissimo termine.

É l’azione che dà valore ai nostri sogni, e le azioni (spinte e ispirate dai nostri sogni), danno valore alla nostra vita.

Il sogno si cala nella realtà, e diventa azione, diventa cambiamento, diventa evoluzione. Gli obiettivi si frazionano in obiettivi di lungo, medio, breve e brevissimo periodo.

Il risultato è una conseguenza.

Quando agiamo in nome dei nostri sogni, dei nostri desideri più intimi, umani e profondi, non c’è bisogno di aspettare che il sogno si realizzi, perché si sta già realizzando nell’azione che compiamo.

L’obiettivo, anzi la Missione di un Coach, è quella di accompagnare e sostenere il proprio cliente, in un percorso autonomo di apprendimento, di esplorazione e di valorizzazione delle proprie risorse e delle proprie potenzialità, al fine di costruire, inventare il proprio sogno e soprattutto definire un piano d’azione, preciso e dettagliato, per realizzarlo.

È cosa facile? No.
È cosa impossibile? Certo che no.

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