fbpx

La mia pubblicità non funziona. La conoscenza di se per il proprio Brand.

E se fosse un problema di chiarimento di Sé?
3 domande a cui rispondere.

Molto spesso, le pmi italiane spendono migliaia di euro per campagne in cerca di click e nuovi clienti, senza i risultati sperati. Senza avere prima conoscenza di se.

Poi, un “buon” consulente con qualche parolone tecnico fa capire che “è normale che sia così”, “la campagna è giovane”, “il budget era troppo limitato” ecc. Così fino alla prossima campagna ed i prossimi soldi buttati.

Fare campagne è corretto ed é uno strumento potentissimo (a meno che tu non abbia inventato un modello di business che non necessita di pubblicità come Zara (leggi qui), ma dovrebbe essere lo strumento utilizzato alla fine di lavoro molto più ampio.

Il ROI (Ritorno di Investimento) è direttamente proporzionale all’obiettivo del brand, che si tratti di brand awareness, engagement o conversioni.

Ma se il Brand non è chiaro? Se la conoscenza di se non è chiara?

Come fa ad avere chiaro un obiettivo?

Come possono funzionare le tue campagne?

Sono molteplici i fattori che influiscono sulla riuscita di una campagna, ma qui ci concentriamo solo sulla prima fase di una corretta comunicazione.

Qual è il modo più tangibile per quantificare quanto effettivamente cresce, nella mente dei consumatori, la consapevolezza dell’esistenza di un brand?

Attraverso campagne di brand awareness che offrono all’azienda uno spettro ampio di dati utili alla conoscenza più profonda del proprio target.

Certamente si tratta di metodi di misurazione che vengono percepiti come più vaghi rispetto al calcolare esattamente di quanto è aumentato il proprio business in termini di fatturato, tuttavia sono fondamentali proprio per la crescita economica (e non solo).

Il punto è:

Sai esattamente chi sei come Brand?

Prima di tutto è importante la conoscenza di se: quali sono i motivi che ti hanno spinto/a a fare ciò che fai?

conoscenza di se e branding. arancia blu

Le domande possono essere molte e gli strumenti di supporto altrettanti, ma questo articolo vuole essere uno spunto di riflessione non fonte di stress e tra poco troverai 3 domande approfondite.

Sono certa che in qualche modo queste domande hanno già avuto una risposta, magari approssimativa, magari poco chiara magari così intima da non essere mai stata condivisa.

Dall’intangibile al tangibile, è questo ciò che fa il Business Coaching ed è questo che fa un Coach per un Brand, fare chiarezza su di Sé e sulla propria Azienda per comunicare Valori attraverso Azioni coerenti con i propri prodotti.

Dietro ogni azienda c’è prima una persona, con i propri sogni, obiettivi e paure. C’é l’importanza della conoscenza di se.

Questa gioca un ruolo fondamentale nella costruzione del proprio Brand e della propria comunicazione, specialmente in un momento in cui tutti noi, attraverso i Social collaboriamo a diffondere messaggi.

Ma se un Brand non ha nulla da dire di sé ed é la copia di tanti, si possono spendere miliardi in campagne che continueranno a non dare risultati.

Ho lavorato in team tempo fa per il Rebranding di un personaggio illustre che, nonostante tante cose che poteva dire di sé, non era mai autentica, non si fidava di sé e delle persone che la affiancavano.

Non si conosceva.

Il lavoro è stato duro, ma se oggi si cerca il suo personaggio, si trova una donna capace di avvicinare le persone, farsi amare e seguire, non più solo la superficie, non più solo il personaggio, ma un vero e proprio Brand autentico.

Le persone non vogliono superficie, specialmente se vendi prodotti o servizi e non solo la tua immagine.

I clienti credono a ciò che vedono loro, ciò che percepiscono e non a quello che gli racconti tu.

Nel processo di sviluppo di un Brand c’é moltissimo da scoprire e curare sulla conoscenza di se.
Se è vero che il meglio sarebbe pensarci subito prima di avviare un’attività, è altrettanto vero che non è mai troppo tardi per fare meglio, fermarsi un attimo, farsi affiancare da un professionista e riprendere il lavoro sulla propria immagine.

Solo successivamente attivare delle campagne coerenti, accattivati, targhettizate e di valore.

Che tu sia un libero professionista o un imprenditore poco cambia, tutto ha origine dalla consapevolezza di tre aspetti, sui quali potremmo trascorrere giorni per definirli o una vita intera, il primo passo è interrogarsi.

Se le tue campagne non funzionano come vorresti, una volta accertato che non sia un problema di piattaforma, né di prodotto/servizio, né di competenza del consulente, fermati un attimo ed interrogati su questi 3 aspetti:

Scopo, la Visione e la Missione.

Lo Scopo

L’effetto migliorativo che si vuole avere sulla propria vita e su quella degli altri. Perché vuoi raggiungere una determinata meta?

Si tratta sempre di una condizione psicologica, emotiva ed esistenziale che una persona auspica per sé. Sostanzialmente è: cosa ti motiva a fare ciò che fai?

La Visione

L’effetto migliorativo che vuoi avere sul mondo e sul mercato di riferimento attraverso la tua azienda.

E’ la contestualizzazione in ambito lavorativo dello Scopo personale.

Quale aspetto del mondo di oggi vorresti migliorare o Cambiare attraverso il tuo lavoro?

La Missione

Il ruolo che hai deciso di avere per determinare tale effetto migliorativo.

Il ruolo professionale, ciò che si può fare per realizzare la Visione attraverso le proprie conoscenze e competenze.

E’ la dimensione più logica e razionale, legata la piano della realtà.

Come lo fai?

Da qui parte il tuo viaggio per la migliore comunicazione possibile.

Sii sempre riconoscibile, coerentemente con ciò che sei.

E ricorda: le aziende nascono per i clienti non per gli imprenditori.

Sii il tuo Brand.

Alessandra Casonato

Life&CareerCoach

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

× Come possiamo aiutarti?